Una vacanza da sogno nella splendida Salina, dove abbiamo potuto godere di un mare incontaminato, silenzi surreali, affascinanti tramonti che nel mare sembrano spegnersi, colori, profumi e sapori. Dalla costa siciliana, Salina si identifica facilmente per il profilo dei due monti che la costituiscono, ma è appena vi si avvicina che si comprende a pieno l’identità di questo luogo: Salina è il “giardino” delle Eolie, lontana dalla luce dei riflettori, schiva ai frenetici ritmi della vita moderna, è un’accogliente oasi verde che ammalia per la lussureggiante natura e per le sue tradizioni gelosamente custodite dagli isolani. La vocazione contadina dei salinoti è riscontrabile nel territorio sapientemente plasmato e coltivato a vigneti di malvasia, arbusti di capperi, agrumeti e giardini in fiore, espressione profonda di un popolo che ha mantenuto la propria identità e i propri costumi. Siamo stati sedotti dalle impressionanti vette dalle quali osservare le stelle, dai vulcani, dagli insoliti paesaggi forgiati dalla vigorosa natura e dalle accoglienti spiagge.
Benvenuti a Salina…solo pochi scorci per farvi assaporare quanta bellezza
Adesso vi mostrerò la villetta dove abbiamo trascorso una settimana di quiete; trattandosi di una tipica costruzione eoliana, vedrò di descrivervi le caratteristiche principali.
Un immenso giardino dove sono concentrate tre abitazioni autonome, ampliate con la costruzione di un terrazzo a livello del piano terra “bagghiu“. Il bagghiu è ricoperto da una tettoia caratterizzata da travi di legno e ricoperta da una stuoia di canne poggiata su dei pilastri cilindrici “pulera“, tra i pulera sono intervallati i “bisoli”, sedili realizzati in malta. Tutta la casa è intonacatura a calce bianca, blocchi di pietra lavica per le fondamenta, pomice per le mura esterne, tufo per il pavimento delle terrazze.
Entriamo nella bellissima cucina, anch’essa tipica eoliana.
Tra le caratteristiche che ne evidenziano la tipicità notiamo: la cappa a forma piramidale circondata nella parte inferiore da una trave in legno; al di sotto del piano cottura notiamo un ampio vano che in passato era destinato alla legna da ardere; il forno a cupola di notevoli dimensioni; le maioliche originali; il tetto con travi a vista; la scaletta a pioli per accedere al vano dispensa; il tavolo antico in legno massiccio e le sedie impagliate; i cestini in vimini appesi ovunque, utili a contenere vari tipi di alimenti.
Non vi ho ancora mostrato l’aspetto più invitante di questa dimora che vi lascerà a bocca aperta, sto parlando
di una vista mozzafiato sul mare e di un panorama che non ha eguali, guardate con i vostri occhi.
E dopo aver goduto di panorami spettacolari, girato l’isola in lungo e in largo, aver nuotato in acque cristalline, aver mangiato il pane cunzato e la granita da Adelfio, aver ammirato il tramonto di Pollara (considerato uno dei più belli al mondo), aver partecipato al Malvasia Day, aver fatto shopping tra Malfa e il porto di Santa Marina, aver reso i miei figli felici …
… vi lascio con una delle aurore più suggestive che io abbia mai visto.
Ciao magica Salina, ci rivediamo presto!
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By Mara